Illusioni ipnagogiche. Esperienze vivide all’inizio di un periodo di sonno. Paralisi dei gesti. La paura sopraggiunge quando la vista è ormai offuscata. Il tatto assente. Il gusto non pervenuto. L’olfatto spento. Presto o tardi, anche l’udito, ultimo dei cinque sensi, è costretto a un’inevitabile resa. “Hypnagogia” (2014), split tra Dopplereffekt e Objekt, lo restituisce alla dimensione della non-allucinazione, offrendogli ristoro attraverso un profluvio di onde elettroniche di rara bellezza.
Descrizione
Quando il suono electro di Detroit affianca le sperimentazioni di Berlino, l’esito finale può assumere tratti, a dir poco, indecifrabili tramite il ricorso a nuove soluzioni. Rilasciati per conto della lungimirante Leisure System, la label che già aveva accolto il ritorno di Gerald Donald di “Tetrahymena” (2013), i brani dei due produttori sono magistralmente eseguiti e innescano reazioni a catena: epidermici i brividi di terrore.
Musica
Sul lato A, la sontuosa Delta Wave racchiude tutte le caratteristiche del sound Drexciya: atmosfera sci-fi, armonie vocali, corde oscillanti, synth romantici e string inquietanti. Nessun elemento è fuori posto. Nonostante la traccia rimandi ai vecchi materiali, il marchio impresso da Dopplereffekt continua a essere sobrio sinonimo di altissima qualità: una condizione talvolta assente nell’ipertrofica industria discografica odierna.
Sul lato B, la sorprendente Ganzfeld, più ritmata e piena di groove funk. Da elogiare. Programmazione intricata, cacofonia di effetti non identificati e inserti di matrice dubstep per spazzare via le residuali ombre della precedente traccia. Con meticolosa precisione, l’ispirato Objekt, all’anagrafe TJ Hertz, mette così in scena i canovacci di un genere di difficile collocazione, in bilico tra downtempo, glitch e contaminazioni varie. Per una sequenza tanto agile quanto seducente.